I frutti minori o piccoli frutti quali la giuggiola,la corniola,la corbezzola,la sorbola,l'azzeruola,il gelso,la rosa canina,le nespole,le cotogne,il sambuco...sono frutti ormai dimenticati dalla maggior parte delle persone. Bacche,drupe,more... tutti frutti di piccole dimensioni e tutti importanti fonti alimentari per secoli.
Tutti questi piccoli frutti hanno lasciato il passo dalla metà del secolo scorso a specie che producono frutti di grande taglia,più redditizie e selezionate per produrre grandi quantità e con gusti sempre più dolci per essere apprezzati dalla popolazione quali mele,pere,pesche,albicocche..
Nel mondo rurale dal Medioevo all'Ottocento,il sostentamento era affidato ai prodotti della terra,accanto alle specie maggiori,i cui frutti erano riservati ai proprietari dei terreni,i contadini dovevano coltivare per l'autoconsumo specie di minor pregio,che richiedessero minime attenzioni e soprattutto che non destassero l'attenzione dei padroni,che ne avrebbero potuto pretendere i frutti.
I frutti minori offrivano parecchi vantaggi quali: facilità di produzione,visto che si tratta di piante più resistenti a malattie e parassiti; abbondanza di produzioni,che permetteva di supplire all'esaurimento di altre risorse; scarsa appetibilità da parte delle classi dominanti,i contadini potevano così tenere il raccolto per sè; la conservabilità, che permetteva ai contadini di garantirne una lunga durata.
I piccoli alberi inoltre potevano svolgere anche altre funzioni quali: ombreggiamento durante l'estate,fornitura di fogliame per la lettiera degli animali in autunno,legna e residui delle potature per il camino,nel caso del gelso,il fogliame veniva utilizzato per l'allevamento del baco da seta. Il cotogno veniva impiegato per profumare la biancheria e alcune specie venivano utilizzate per le loro proprietà erboristiche per infusi e tisane.
Sin dall'epoca romana l'uomo ha selezionato piante di mele e pere anzichè di corniolo o sambuco perchè i frutti minori non rappresentavano un vero e propio alimento. Per ottenere lo stesso senso di appagamento dato da una pera o un grappolo d'uva,bisognerebbe consumare una grande quantità di questi spesso piccoli frutti,inoltre il sapore non è sempre così meritevole per un consumo quotidiano.
I piccoli frutti sono comunque il simbolo della cultura popolare contadina e della sua biodiversità,questi frutti hanno per anni fatto parte del paesaggio Italiano con filari lungo le cavedagne,siepi spontanee,in boschetti dove svolgono anche un importante funzione ecologica essendo rifugio e fonte alimentare per molte specie di uccelli e mammiferi.
Vediamo alcuni usi che si possono fare con bacche e frutti di queste piante: - con le bacche dell'alloro si può produrre un ottimo liquore,il laurino. - le corniole mature ed essiccate si possono masticare come una cicca. - le azzeruole nella varietà rossa hanno un gradevole fondo acidulo. - le corbezzole hanno gusto dolciastro e polpa granulosa. - le cotogne,oltre che per profumare la biancheria si può fare una deliziosa confettura,la cotognata. - i frutti del ginepro aiutano la digestione,tolgono il sapore di selvatico alla selvaggina e danno un aroma di resina. - le more del gelso sono veramente gustose sia mature raccolte sulla pianta del morone che per fare marmellate. - le giuggiole hanno un buon sapore ma sono un pò astringenti. - i chicchi della melagrana spremuti danno un succo ricco di vitamina C. - le nespole selvatiche diventano commestibili solo dopo la maturazione che solitamente avviene nella paglia. - con le bacche di olivello spinoso si prepara uno sciroppo contro il raffreddore perchè ricco di vitamina C . - le prugnole farinose da crude ma se messe sottograppa conferiscono un particolare aroma. - le bacche di rosa canina hanno un buon gusto acidulo. - le bacche del sambuco diventano un ottima marmellata. - le sorbole raccolte dure ed acerbe devono maturare nella paglia prima di essere consumate dolci e morbide. Percorso didattico in fattoria con i bambini andiamo nel bosco e osserviamo la presenza di piante e arbusti che fanno piccoli frutti li tocchiamo e vediamo quale animale li mangia.
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